Secondo l’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano, in Italia il B2c di prodotto vale 40,1 miliardi. Una crescita trainata da Food e Beauty. L’online non è più solo un canale di vendita, ma uno strumento relazionale.
Quest’anno in Italia l’e-commerce B2c di prodotto supera i 40 miliardi di euro (40,1), con un incremento del 6% rispetto al 2024. Una crescita trainata da food&grocery e beauty&pharma (entrambi +7%), seguiti da arredamento e home living (+6%), abbigliamento e informatica ed elettronica di consumo (entrambi +5%).
Sono alcuni dei dati presentati a Milano dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano, che rileva una crescita (di mezzo punto percentuale rispetto al 2024) anche del tasso di penetrazione dei prodotti: nel 2025 l’incidenza dei consumi online sui consumi totali è pari all’11,2% (era al 10,7% nel 2024). L’informatica ed elettronica di consumo è il comparto con l’incidenza dell’online più alta nel 2025, pari al 43% della spesa complessiva. Seguono arredamento e home living con un’incidenza del 20% e l’abbigliamento con il 18%.
Il food&grocery online vale 4,9 miliardi, il beauty&pharma 3,1 miliardi
Entrando nel dettaglio, il food&grocery vale 4,9 miliardi di euro. In particolare, continua la crescita del segmento food delivery (+8% rispetto al 2024), che vale a oggi il 46% dell’alimentare online. Come evidenzia l’Osservatorio, prosegue inoltre il processo di razionalizzazione dell’offerta: «i ristoranti affidano il delivery alle grandi piattaforme dedicate a questa tipologia di servizio, mentre gestiscono in-house il take-away con ordine ricevuto online e ritiro nel locale». Per quanto concerne il grocery alimentare, «tra le oltre 60 iniziative di spesa online da supermercato attive in Italia, la maggior parte (87%) sono iniziative lanciate da retailer della gdo», rileva ancora l’Osservatorio.
Il comparto beauty&pharma, che riunisce al suo interno sia i prodotti farmaceutici sia quelli destinati alla cura e l’igiene della persona, raggiunge i 3,1 miliardi di euro, con uno scontrino medio di 37 euro, mentre l’arredamento e home living tocca quota 4,7 miliardi (scontrino medio di 150 euro), l’abbigliamento raggiunge un valore di 6,2 miliardi, con uno scontrino medio di 114 euro e l’informatica e elettronica di consumo vale 8,9 miliardi, con lo scontrino medio più alto, pari a 210 euro. Chiude la classifica auto e ricambi con +3% sul 2024 a quota 2,9 miliardi.
Assistenza e consulenza personalizzata. E migliora la customer experience
Se beauty&pharma sono sempre di più impegnati a «fornire ai clienti assistenza all’acquisto e consulenza personalizzata», i progetti più innovativi del comparto arredamento e home living «mirano al miglioramento della customer experience grazie a strumenti basati sull'utilizzo dell'extended reality per progettare online i propri spazi e l'offerta di servizi logistici di valore aggiunto come servizi di consegna al piano». E gli operatori del settore abbigliamento «sono impegnati in particolar modo nell’ottimizzazione del second-hand market e nel lancio di nuovi marketplace».
Il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale
«Oggi, l’online non è più solo un canale di vendita, ma anche uno strumento relazionale attraverso cui i brand mirano a costruire connessioni autentiche con i consumatori, offrendo esperienze sempre più personalizzate, interattive e coinvolgenti», ha dichiarato Valentina Pontiggia, direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano. «In questo contesto, l'innovazione tecnologica - in particolare quella legata all'intelligenza artificiale - sta giocando un ruolo cruciale. Inoltre, il retail media, i marketplace e gli altri modelli di platform based contribuiscono a generare nuove possibilità di fare business».
Come ha sottolineato Roberto Liscia, presidente di Netcomm, «il prossimo passo per le imprese sarà investire in logistica, customer experience e tecnologie abilitanti per consolidare la relazione con i consumatori e sostenere la competitività del Made in Italy anche sui mercati internazionali».
Fonte: Erba Cipollina
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